venerdì 4 luglio 2014

L’oratorio di San Niccolò

Un vero gioiellino che spicca gia dalla Statale 325 si trova nella località verniatta di San Quirico, dove è ubicato anche il comune: si tratta dello splendido Oratorio di San Niccolò, anticipato da una doppia scalinata proprio a fianco del Casone de’ Bardi (ora municipio di Vernio).
La facciata a capanna si mostra possente e ciò dimostra la potenza che la famiglia Bardi (proprietaria anche della vicina Rocca di Cerbaia) esercitava in questo bellissimo territorio.
L’oratorio, sfortunatamente, è quasi sempre chiuso e soltanto telefonando in comune, e prenotandosi con un folto gruppo di persone, si può tentare di ottenere un’apertura straordinaria. Durante l’anno, però, l’oratorio viene aperto per mostre (consultare il sito del comune) oppure durante eventi che coinvolgono la cittadinanza locale: il prossimo appuntamento sarà per la Festa della Miseria (ora chiamata “della Polentina”), che si terrà la domenica dopo le Ceneri (la prima domenica della Quaresima); si tratta di una specie di carnevale “del popolo”, con balli, musica e canti.
L’oratorio fu voluto da Ridolfo de’ Bardi come centro del suo impero che comprendeva buona parte della Vadibisenzio e l’attuale comune di Castiglione dei Pepoli, dopo la costruzione del Casone de’ Bardi; esso fu costruito entro il 1706 dal suo erede Alessandro.
Prima di avere accesso al corpo vitale dell’oratorio si entra in una piccola porzione dello stesso Casone ove si possono ammirare due splendide pale: vi è un’“Addolorata” di artista fiorentino degli inizi del Settecento, oltre ad un crocifisso ligneo ed altre opere come busti, ovali in bronzo, assolutamente da ammirare.
Un’antica porta de 1700 con chiavistelli originali ci accoglie all’interno del polmone vibrante di questo magico luogo: strabilia l’alta e luminosa aula con forme classiche e severe, nonché la profondità dovuta all’assenza di panche, che invece sono sostituite da scranni in legno del 1700 lungo i lati.
Visionando nell’insieme il complesso interno colpisce, in primis, lo splendido soffitto ligneo a formelle ottagonali, voltandosi all’indietro, il bellissimo organo del 1699 “Traeri” che ha ripreso a suonare nel 2005 dopo un lungo restauro a causa dei bombardamenti del 1944.
Interessante anche una “Madonna con bambino in gloria e l’elemosina di San Niccolò”, capolavoro degli inizi del 1700, collocato sopra l’altare.
Da fare assolutamente una breve passeggiata di pochi minuti, che va prima al parcheggio e poi imbocca la stretta strada (si riconosce per due curve a U in salita) che vi farà vedere San Quirico dall’alto ed inoltre il delizioso campaniletto a vela dell’oratorio (la strada porta a Celle).
Le foto del reportage:
Foto 1: veduta dell’oratorio, del Casone de bardi e del campanile della chiesa di San Quirico e Leonardo;
Foto 2: la possente facciata dell’oratorio preceduta da due rampe;
Foto 3: veduta retro dell’oratorio;
Foto 4: splendida pala dell’“Addolorata” degli inizi del 1700;
Foto 5: l’aula classica e luminosa dell’oratorio;
Foto 6: “Madonna con bambino in gloria e l’elemosina di San Niccolò” (inizi 1700);
Foto 7: l’organo “Traeri” del 1699;
Foto 8: pala con ovale;
Foto 9: il soffitto ligneo con formelle ottagonali;
Foto 10: dettaglio dell’antica porta settecentesca.
 

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