domenica 1 febbraio 2015

Under Pressure

Presso l’ex chiesino di San Giovanni a Prato vi è una mostra che terminerà il 22 gennaio.
Under Pressure nasce per valorizzare giovani artisti dediti all’arte contemporanea; varie forme di arte intelligentemente collocate nello spazio dell’ex chiesino che tendono a far conoscere e valorizzare artisti sotto i 30 anni.
Artisti:
Laura Ajutytè, lituana ma domiciliata a Firenze, diversi ha sviluppato una personale tecnica che si basa sulla pittura molto diluita donando alle
opere una resa particolare: il colore sgocciola lungo i dettagli molto ben delineati della tela
donando fluidità alla lettura del lavoro. In UNDER PRESSURE presenta una nuova ricerca
basata sulla tematica dell’acqua, realizzata con questa particolare tecnica.
Marco Castelli di Bagno a Ripoli vive e lavora a Firenze come assistente del fotografo
Alberto Conti. Sperimentatore della tecnica
fotografica, ha sviluppato un’originale ricerca sulla ritrattistica di nudi componendo l’opera
attraverso un collage di centinaia di foto diverse dello stesso soggetto montate poi in un ordine
che dona una viva dinamicità al quadro.
Stefano Cesarato di Firenze, è vicino alla corrente della
Pop Art ha ripreso fedelmente oggetti tra i più disparati dandogli una nuova dimensione
artistica, facendo così emergere la loro natura di prodotti di consumo e l’aspetto legato ai
meccanismi pubblicitari di presentazione del prodotto.
Victoria De Blassie, statunitense ma abitante a Firenze, svolge una
ricerca sui materiali di scarto: li manipola attraverso processi artigianali e li assembla per
creare le sue opere. Per UNDER PRESSURE presenterà una ricerca che porta avanti da anni
basata sulla conciatura di bucce di arancia.
Stefano Galli è di Firenze: le sue opere sono ritratti immersi in uno sfondo nero o bianco che a
contatto con esso si dissolvono creando un unico soggetto; diventano così un unicum e
attraverso l’abile tecnica di Stefano si ha la percezione di poter vedere realmente questo
processo in atto.
Golnar Dashti Khavidak è di Teheran: il suo
lavoro è incentrato sulla video arte e sulla pittura, attualmente si sta dedicando a una serie sul
consumismo dove enormi insetti si posano su una visione apocalittica, ma realistica, delle
nostre città. Le mosche, simbolo più volgare degli insetti, si posano su metropoli costruite su
ricevute fiscali: è una denuncia della deriva consumistica che ci porterà a vivere in cupe città
dove l’inquinamento da noi prodotto è protagonista della nostra quotidianità.
Giovanni Sanesi nasce a Fiesole ma vive a Prato: i suoi soggetti sono ritratti di persone prodotti con tecniche diverse, passando da una
pennellata rigorosa ad approcci più convulsi e usando colori diversi e inusuali. Nella serie
Paesaggi Umani realizza un collage di mappe che si innestano nel volto umano creando una
composizione del tutto naturale: i segni della terra disegnano la fisionomia umana creando un
collegamento ideale e interdipendente tra natura e uomo.
Ai Teng è di Tancheng in Cina ma vive a Firenze: ha una
tecnica più manieristica per la pittura fa fronte una tecnica personale nel disegno.I suoi
soggetti prendono spunto dagli esseri animali e da particolari dettagli dell’essere umano. Linee
morbide scompongono e ricompongono il soggetto, creando un caos calmo, organico e
decifrabile, in cui accenni di colore donano vita alle figure.
Seguono le immagini.
 
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